L’Iran sta tramando per uccidere gli ebrei britannici. A confermare l’esclusiva del Jewish Chronicle è stato il ministro della sicurezza Tom Tugendhat, che evidenziato come il regime di Teheran abbia spiato e continui a farlo gli ebrei nel Regno Unito.

Facciamo attenzione alle parole.

Dietro al verbo “spiare” c’è una mappatura della diaspora ebraica da parte dell’Iran, che ha preparato una campagna di omicidi che scatterà se Israele dovesse attaccare i suoi impianti nucleari.

Campagna che ha previsto l’identificazione di figure ebraiche da uccidere o rapire da squadre di assalto iraniane.

Il paese degli Ayatollah, inoltre, sta lavorando con la criminalità organizzata per portare a termine il piano.

La notizia non deve stupire più di tanto. Più volte vi abbiamo raccontato della lunga mano iraniana sugli ebrei d’Europa.

Nel novembre scorso, il direttore generale dell’MI5, Ken McCallum, nel presentare la sua relazione annuale sulle attività per la sicurezza e per il controspionaggio del Regno Unito, aveva dichiarato che gli 007 britannici aveva collaborato con un servizio straniero, rivelatosi poi il Mossad, per sventare attentati nel proprio territorio:

“L’Iran progetta minacce dirette contro il Regno Unito attraverso i suoi servizi di intelligence aggressivi sua forma più astuta, queste includono ambizioni di rapire o anche uccidere inglesi o individui percepiti come nemici del regime che vivono nel Regno Unito. Abbiamo visto almeno dieci di queste potenziali minacce dal solo mese di gennaio”.

Poche settimane dopo, le autorità tedesche avevano confermato i sospetti di diversi funzionari Usa, dell’Europa e del Medio Oriente: l’Iran sta(va) reclutando manovalanza non iraniana (o non del tutto iraniana) per compiere attacchi terroristici, tra cui criminali comuni, dediti a furti e allo spaccio di droga.

Cerchiamo di riannodare i fili.

Negli ultimi mesi, due paesi cardine dell’Europa, quali Germania e Gran Bretagna, hanno confermato quello che Israele dice da anni: l’Iran vuole colpire obiettivi ebraici nel Vecchio Continente.

Che qualcosa stia cambiando nei confronti di Teheran?