Qatar, israeliani aggrediti: “Non siete i benvenuti”

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Qatar, israeliani aggrediti: “Non siete i benvenuti”

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Che i Mondiali di calcio in Qatar fossero ostili a Israele lo si era capito già nell’estate scorsa, quando sul sito ufficiale della FIFA era apparsa la dicitura “Territori palestinesi occupati” e non Israele per chi voleva acquistare biglietti per assistere alla manifestazione calcistica tuttora in svolgimento.

L’episodio era durato lo spazio di poche ore, ma avevo destato subito preoccupazione all’interno dello Stato ebraico.

Non solo, perché la vicenda aveva contravvenuto al protocollo FIFA, secondo cui il paese organizzatore – il Qatar – era obbligato a trattare parimenti tutte le nazioni del mondo, in particolare senza omettere nomi e bandiere.

Ma tant’è. La mancata qualificazione di Israele al Mondiale qatariota aveva spento le luce sull’argomento, che ben presto si sono riaccese quando giornalisti e cittadini comuni israeliani si sono recati in loco per raccontare o vedere le partite di calcio.

L’ostilità verso tutto ciò che era riconducibile a Israele non ha tardato a manifestarsi.

L’inaugurazione della competizione basata sull’integrazione e sul dialogo tra Occidente e Oriente è stata bella, ma è rimasta nei contorni scenografici e nulla più.

Perché non ha, ovviamente, potuto far dimenticare i diversi morti in seguito alla costruzione degli stadi, atti a ospitare le grandi nazionali del mondo.

E non ha placato la contrarietà contro Israele.

Il giornalista dell’emittente pubblica israeliana “Kan”, Dor Hoffman, ha raccontato di essere stato cacciato assieme ad altri colleghi da un taxi, quando il conducente ha scoperto la loro nazionalità.

Un tifoso israeliano – Guy Hochman – è stato costretto a fuggire dal Qatar lunedì scorso, quando una giornalista palestinese-americana Samar Dahmash-Jarrah ha creduto bene di svelare ai suoi 171.000 follower su Twitter il passato di Guy nell’esercito israeliano, definendolo “un soldato assassino”.

A 171mila persone, quindi, è stata fatta passare l’uguaglianza soldato israeliano-assassino.

Un’oscenità, che evidenzia un’avversione contro Israele che sta avvenendo in questi giorni in Qatar.

Perché diversi sono gli episodi che vedono protagonisti tifosi qatarioti che aggrediscono verbalmente e insultano giornalisti e tifosi israeliani.

Episodi che stanno trovando spazio sui social Propal, che postano i video degli insulti.

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