L’Isis incombe sull’Italia. Mentre gran parte delle attenzioni mediatiche e non sono rivolte alla guerra tra Russia e Ucraina, il terrorismo islamico continua a essere una minaccia per il nostro paese.
Minaccia che nello specifico arriva da Trento, dove i carabinieri del Ros, con il supporto del comando provinciale della città, hanno fermato un uomo e una donna, indagati per associazione con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico, arruolamento e addestramento con finalità di terrorismo anche internazionale.
Secondo l’accusa i due, originari del Kosovo ma nati in Italia, si erano radicalizzati mediante la propaganda jihadista sul web e si erano addestrati per un attentato con ordigni esplosivi in nome dello Stato Islamico, cui avrebbero dovuto unirsi ufficialmente in Africa dopo aver commesso il fatto criminoso.
Nel corso dell’operazione delle forze dell’ordine sono stati sequestrati diversi materiali, da quelli informatici a quelli chimici.
Sempre da Trento è arrivata un’altra notizia in merito al terrorismo.
La Guardia di finanza locale, infatti, ha analizzato 418 operazioni sospette di cui 34 attinenti al finanziamento del terrorismo in un tempo che va dal 2021 ai primi mesi del 2022, che hanno portato all’autorità giudiziaria di diverse persone, circa un centinaio.
A renderlo noto è stato il comandante provinciale Mario Palumbo, in occasione della cerimonia ufficiale per il 248/o anniversario della fondazione del corpo.
Al momento non è stato specificato se tra i due fatti c’è un collegamento, ma la cosa certa è che la città di Trento è tornata a essere accostata al terrorismo islamico jihadista.
Nel 2019, infatti, venne arrestato in Norvegia Najmuddin Faraj Ahmad, meglio conosciuto come mullah Kreka che, secondo le autorità italiane, faceva parte di un gruppo terroristico che dal Kurdistan iracheno aveva messo radici in Trentino Alto Adige, dove nel 2015 le indagini della Procura avevano portato in manette i membri di una “cellula” del gruppo a Merano.
La minaccia terroristica dell’Isis incombe sull’Italia, sottovalutare il fenomeno sarebbe un errore impersonabile.