La Turchia è un pericolo per i cittadini israeliani. L’ha ribadito il ministro degli Esteri dello Stato ebraico Yair Lapid.

Dove per Turchia non deve intendersi il governo di Ankara, che da tempo ha iniziato il suo percorso di avvicinamento a Gerusalemme, ma la rete terroristica iraniana che opera nel paese a cavallo tra l’Europa Orientale e l’Asia Occidentale.

Esemplificativo in questo senso è quanto riportato da Canale 13, secondo cui un gruppo di turisti israeliani in visita in Turchia è stato contattato da un funzionario dell’intelligence israeliana, che ha caldamente consigliato di dirigersi subito in aeroporto senza passare per l’albergo.

Il motivo? Gli agenti della Forza Quds iraniana erano nei pressi dell’hotel per uccidere i membri del gruppo.

“È stato chiesto [al gruppo] di restare dove si trovava esattamente, nella zona del mercato. Non rientrare assolutamente in albergo. È arrivato un blindato. con dieci guardie di sicurezza israeliane, li ha accompagnati, ha viaggiato con loro all’aeroporto [e] li ha caricati su un volo. I loro bagagli con tutti i loro effetti personali sono rimasti in hotel”.

Yair Lapid ha ribadito ai cittadini israeliani di annullare i viaggi in Turchia soprattutto in una città:

“Se progettate un viaggio ad Istanbul, annullatelo. Non vi sono vacanze che valgano la vostra vita o quella dei vostri cari”.

Lapid ci ha tenuto a sottolineare che il grande lavoro fatto dalle autorità turche, il cui contributo per sventare l’attacco contro i cittadini israeliani è stato fondamentale.

Il pericolo iraniano in Turchia, però, non si fermerebbe ai soli cittadini israeliani. Secondo gli analisti dello Stato ebraico, infatti, a essere in pericolo potrebbe essere anche le comunità e istituzioni ebraiche in Turchia.

Motivo che ha spinto gli stessi analisti a consigliare la protezione di edifici legati al mondo ebraico.

La reazione esemplare di Israele è tutta in queste parole di Lapid:

“Chi colpisce israeliani, la pagherà. La lunga mano di Israele scoverà ovunque i responsabili”.

Perché Israele non lascia mai soli i suoi figli…