Stasera in Arizona si gioca l’attesissima quarantanovesima edizione del SuperBowl, la finale del campionato della NFL (National Football League), evento seguito da centinaia di milioni di telespettatori nel mondo e in America, che vedrà sfidarsi i New England Patriots e i Seattle Seahwks.
Nonostante quest’ultimi siano favoriti sul campo, culturalmente i Patriots sono detentori del record come squadra multietnica del campionato e tra i molti giocatori e dirigenti di varia nazionalità e religione non potevano di certo mancare dei sostenitori dell’ebraismo e d’Israele.
L’impegno del titolare della squadra Robert Kraft, e della sua defunta moglie Myra, nel sostenere le cause degli ebrei negli Stati Uniti e in Israele è noto a tutti coloro che sono venuti a contatto con loro.
Kraft è cresciuto è cresciuto in una casa religiosa del Massachusetts dove il padre Harry era un amato insegnate del medesimo Tempio Kehillath Israel dove ha continuato a vivere fino alla sua morte.
I Krafts hanno da sempre contribuito alla causa israeliana sviluppando il gemellaggio tra Haifa e Boston con la donazione di milioni di dollari per la costruzione di scuole e centri di accoglienza per le comunità etiopi alle quali Myra Kraft era particolarmente legata.
Nonostante il forte attaccamento della famiglia Kraft alla terra d’Israele le carte vincenti dei Patriots in campo di ebraismo sono i giocatori Tom Brady, quaterback della squadra e sostenitore delle iniziative Kraft che si definisce fortemente legato all’ebraismo e Julien Edelman, stella del campionato sul quale ci fu una lunga speculazione riguardo alle sue origini ebraiche, fino al 2009 quando lui stesso dichiarò di abbracciare gioiosamente la sua eredità ebraica.
Nel 2012 in occasione di Hannuka Julien ha retweetato la foto della Hanukkah della ESPN, nota emittente televisiva statunitense, augurando una felice feste dei lumi a tutti i suoi correligionari.