Se si vuole scherzare in un luogo dove vennero barbaramente uccise più di un milione di persone, più di qualcosa è andato storto.
Se si pensa di fare quello che si vuole in cui luogo dove vennero barbaramente uccise più di un milione di persone, più di qualcosa è andato storto.
Qualunque sia delle due, quanto accaduto ad Auschwitz è di una oscenità senza pari. Il riferimento è una ragazza olandese che all’entrata del campo di sterminio ha pensato bene di farsi una foto con il braccio teso alzato.
Ragazza che è stata fermata dagli agenti della polizia locale, che l’hanno accusata di propaganda nazista e multata.
La turista olandese ha provato a giustificare il suo vergognoso gesto, che se possibile ha peggiorato la situazione.
Interpellata dall’agenzia di stampa polacca PAP, la 29enne ha detto che la vicenda può essere catalogata come “un brutto scherzo”.
Il fatto sconcertante è che quanto accaduto due giorni fa è tutt’altro che un gesto isolato, tanto che nel 2019 le autorità preposte alla conservazione di Auschwitz avevo vietato di fare selfie all’interno.
In quell’occasione l’account Twitter del Museo di scrisse il seguente messaggio:
“Quando vieni ad Auschwitz ricorda che sei nel sito dove sono state uccise oltre 1 milione di persone. Rispetta la loro memoria. Ci sono luoghi migliori per imparare a fare l’equilibrista rispetto al sito che simboleggia la deportazione di centinaia di migliaia di persone verso la morte”.
Sei anni prima due turisti turchi erano stati condannati a 6 mesi di carcere più il pagamento di una multa per una condotta simile a quella della turista olandese.
Scherzare in un luogo dove vennero barbaramente uccise più di un milione di persone fa capire che il rispetto e la comprensione sono ancora lontani dall’essere raggiunti.