Roma, funerale nazista con la svastica sul feretro

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Un funerale nazista è andato incredibilmente in scena a Roma, nella centralissima chiesa di Santa Lucia nella circonvallazione Clodia, vicino alla cittadella giudiziaria di piazzale Clodio.

Sulla bara di Alessia Augello, morta il 7 gennaio scorso a 44 anni, è stato posto un drappo rosso con la svastica, mentre diversi presenti col braccio destro teso hanno urlato: “Presente!”.

La cosa ancora più incredibile è che quanto accaduto è diventato di dominio pubblico grazie alle riprese amatoriali di un abitante della zona, che con il proprio smartphone ha realizzato il video.

La Digos sta indagando per identificare gli organizzatori del funerale e chi abbia portato e messo sul feretro la bandiera del Terzo Reich.

Dalla Questura di Roma hanno fatto sapere:

“È in corso l’individuazione, da parte della polizia di Stato dei soggetti responsabili dell’apposizione di una bandiera richiamante simboli estremisti, sulla bara di una nota militante di estrema destra, all’uscita dalla chiesa di Santa Lucia, al termine della cerimonia funebre. Nella circostanza, durante l’attività d’osservazione, personale della Digos della Questura ha identificato diversi appartenenti all’estrema destra che hanno preso parte alle esequie”.

Il Vicariato di Roma si è affrettato a prendere le distanze e in un comunicato ha scritto di deplorare “con fermezza quanto accaduto, davanti alla parrocchia di Santa Lucia”, sostenendo il tutto si è svolto alla “totale insaputa” del clero parrocchiale e del parroco don Alessandro Zenobbi, il quale ha detto:

“Quanto si è verificato all’esterno della chiesa è avvenuto senza nessuna autorizzazione né del parroco né del sacerdote celebrante, entrambi all’oscuro di quanto stava per accadere. A tale proposito intendiamo esprimere la nostra profonda tristezza, delusione e disappunto per quanto si è verificato prendendo le distanze da ogni parola, gesto e simbolo utilizzati all’esterno della chiesa, riconducibili a ideologie estremiste lontane dal messaggio del Vangelo di Cristo”.

Il funerale nostalgico di lunedì scorso non è il primo che ha occupato le cronache di Roma. Nel marzo 2021, infatti, davanti alla chiesa di Sant’Ippolito, nel quartiere Nomentano (in una zona non molto lontana dalla stazione Termini), venne dato l’ultimo saluto a una bara con sopra una bandiera di Ordine nuovo, al grido “Digos Boia”.

Nessuno che potesse evitare il funerale pare sapesse qualcosa. Né le forze dell’ordine, né la chiesa di Santa Lucia.

E intanto in meno di un anno Roma è stata teatro di due funerali nazifascisti.

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