L’Italia ha annunciato la propria assenza alla conferenza delle Nazioni Unite, denominata Durban 4. Il nostro paese ha seguito la scia di Israele, Usa, Gran Bretagna, Francia, Germania, Australia, Canada, Olanda, Croazia, Ungheria, Austria, Repubblica Ceca e Bulgaria, facendo salire così a 14 le defezioni.

L’assenza dell’Italia dalla conferenza, che andrà in scena 22 settembre presso la sede Onu a New York, è stata voluta dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi e dal Ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

Una vittoria della nostra classe politica, applaudita dal mondo ebraico, perché Durban, arrivata alla quarta edizione, è una conferenza che utilizza la forma della lotta al razzismo, ma che nei fatti è un’occasione per attaccare Israele e gli ebrei.

Come nella prima edizione, quando la vergognosa risoluzione finale firmata da 3000 delegati delle Ong, costrinse Israele e Stati Uniti a ritirare le proprie delegazioni.

In quel momento, il mondo non sapeva che di lì a poco tutto sarebbe cambiato. La conferenza, infatti, si svolse dal 31 agosto al 7 settembre 2001, a pochi giorni dagli attentati contro gli Stati Uniti, in cui l’opinione pubblica scoprì che il terrorismo islamico non era solo un problema di Israele e del popolo ebraico. 

Muʿammar Gheddafi e Yasser Arafat erano due personaggi molto influenti della conferenza. Il leader libico preparò una commissione, divenuta la base di Durban, e il leader egiziano dei palestinesi fu uno dei principali oratori.

Due odiatori seriali di Israele e del popolo ebraico. Due odiatori che hanno sempre appoggiato il terrorismo e promosso la distruzione dello Stato ebraico. Due odiatori di Israele che non potevano sapere (?) che di lì a qualche giorno il terrorismo islamico avrebbe sconvolto il mondo.

Bene ha fatto l’Italia ad annunciare la sua assenza a una conferenza strumentale, dove Israele sarà messo alla berlina da quegli stati che gettano fumo negli occhi contro il loro stesso popolo, costringendolo a credere che lo Stato ebraico sia la causa di tutti i mali.