Gli ebrei italiani e la società civile piangono la scomparsa di Carla Di Veroli, già assessora alle Pari opportunità del Municipio Roma VIII ed ex delegata alla Memoria quando Ignazio Marino era sindaco della capitale.
Il fulmine a ciel sereno è arrivato nella giornata di giovedì, quando la presidente della Comunità Ebraica di Roma, Ruth Dureghello, ha comunicato la prematura morte di un personaggio (59 anni) che ha sempre dato tutta sé stessa per l’ebraismo e per i valori in cui credeva:
“Con il permesso della famiglia e con grande tristezza vi comunico che è venuta a mancare la nostra amica Carla Di Veroli. Appena possibile verrà comunicata la data del funerale. Piangiamo una grande donna, combattente e coraggiosa e con un immenso cuore ebraico. Baruch Dayan HaEmet”.
Un cordoglio unanime per Carla Di Veroli che è stata salutata, tra gli altri, da Nicola Zingaretti e Virginia Raggi.
Il presidente della Regione Lazio ha scritto su Twitter:
“Carla Di Veroli non è più tra noi e questa è una notizia tristissima. Ci accompagneranno per sempre il ricordo di una donna forte e combattiva, la sua passione e il suo rigore. I suoi stimoli a essere sempre attivi e vigili. Ciao Carla. Ci mancherai”.
Sempre su Twitter, la sindaca di Roma ha scritto:
“È venuta a mancare Carla Di Veroli. Ha saputo portare avanti i valori della memoria e dell’antifascismo. Nipote di Settimia Spizzichino, sopravvissuta al rastrellamento del Ghetto, è stata punto di riferimento per la Comunità ebraica. Roma è vicina a chi le ha voluto bene”.
Con Carla Di Veroli se ne una persona vera, di spessore, che non si è mai risparmiata. Era la nipote di Settimia Spizzichino, l’unica donna sopravvissuta all’inferno del campo di sterminio di Auschwitz, a cui è dedicata un ponte della città.
Per dirla con le parole del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando:
“Con Carla Di Veroli perdiamo una donna tenace, combattiva, vera. Alla sua famiglia e alla Comunità ebraica il mio pensiero e la mia vicinanza”.
NB: Contrariamente alle nostre abitudini l’articolo è uscito prima della sepoltura.