A Colonia sono state imbrattate tre pietre d’inciampo con la scritta BDS, acronimo che sta per Boicottaggio, disinvestimento e sanzioni; il movimento che attua una campagna globale di boicottaggio contro Israele.
Ad annunciare il deturpamento delle opere in ricordo delle vittime della Shoah è stato il Centro di ricerca e informazione sull’antisemitismo (RIAS).
Grazie a una foto diffusa su Twitter si è riusciti a capire che l’atto vandalico è avvenuto davanti a un negozio di scarpe.
La polizia tedesca è stata informata da un passante nella serata del primo maggio. Al momento non si conosce l’autore dell’ignobile gesto.
Spieghiamo bene perché quanto accaduto a Colonia è un atto ignobile.
La prima motivazione è che l’opera profanata era stata realizzata per ricordare che in quel punto specifico della città, un ebreo fu deportato nei campi di sterminio.
Già di per sé, un atto da condannare forza.
Poi, come spesso accade in merito all’antisemitismo, la differenza si annida nei dettagli.
La firma della deturpazione è, come detto, BDS, il movimento contro Israele, che da sempre si professa antisionista e non antisemita. Un cavallo di battaglia del movimento su cui noi di Progetto Dreyfus abbiamo sempre messo l’accento.
L’antisionismo non esiste, è solo un modo subdolo per mascherare il proprio antisemitismo. L’odio, quindi, non è rivolto verso Israele, ma al popolo ebraico in generale.
Quanto successo a Colonia ne è la prova. È inutile nascondersi dietro a un dito.
Il recente conflitto tra lo Stato d’Israele e il gruppo terroristico di Hamas, che gestisce la Striscia di Gaza, segue questo filone.
Durante il conflitto in centro Africa ci sono stati diversi attentati fatti dal terrorismo islamico, che hanno causato la morte di centinaia di persone. Nessuno si è battuto per queste vittime, ma solo per quelle palestinesi.
Vittime palestinesi che vanno sì piante, ma va sottolineato che Hamas usa la sua stessa popolazione civile per poi demonizzare Israele.
Ribadiamo: l’antisionismo è solo antisemitismo mascherato.