La Germania ha messo al bando tre gruppi legati a Hezbollah, il gruppo terroristico libanese divenuto braccio armato dell’Iran. A riferirlo è stato il The New Arab. I nomi dei gruppi, al momento, non sono stati rivelati.
A dare qualche dettaglio in è stato Horst Seehofer, il ministro dell’Interno, che su Twitter ha scritto:
“I tre gruppi che abbiamo bandito sono sospettati di raccogliere fondi per le famiglie dei combattenti dell’organizzazione terroristica di Hezbollah uccisi. Hezbollah, radicato nella comunità sciita del Libano, ha stretti legami con l’Iran ed è un nemico dichiarato di Israele. Chi sostiene il terrorismo non sarà al sicuro in Germania. Indipendentemente dalla forma che assumerà il sostegno, non troveranno alcun posto in cui ritirarsi nel nostro paese”.
Gli organi di informazioni tedeschi hanno riportato la notizia delle operazioni di polizia, atti alla ricerca di persone facenti parte di questi gruppi ad Amburgo, Assia, Bassa Sassonia, Brema, Nord Reno-Westfalia e Schleswig-Holstein.
Secondo le stime della sicurezza sarebbero circa 1.000 i sostenitori di Hezbollah presenti in Germania.
La decisione della Germania fa il palio con un’altra presa dal governo di Berlino nel 2020, quando vietò ogni attività di Hezbollah, annullando l’inutile e falsa distinzione fra ala militare e ala politico del gruppo terroristico sciita.
I blitz sono arrivati dopo una settimana molto calda in Germania, che ha sentito gli echi dell’innalzamento della tensione in Medio Oriente. Nel paese, infatti, ci sono stati diverse manifestazioni contro Israele (di cui vi abbiamo già raccontato).
Nelle ultime ore sono accadute altri due episodi. Il primo è successo scorso a Berlino, dove durante un corteo pro palestinese, è stato lanciato un petardo vicino alla reporter Antonia Yamin, corrispondente della televisione israeliana Kann:
“Sospettavo che potesse accadere una cosa del genere. Non è la prima volta che mi succede parlando in ebraico in questa zona di Berlino”.
Il secondo è andato in scena a Brema, dove una persona è stata arrestata perché considerata intenta di pianificare un attentato alla sinagoga della città.