Yom Hazikaron, Israele ricorda i suoi morti, caduti per guerra o terrorismo

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Yom Hazikaron, Israele ricorda i suoi morti, caduti per guerra o terrorismo

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Israele si è fermato per piangere i suoi morti, caduti per guerra o terrorismo. Come ogni anno, dal 1860 a oggi.

Nel quarto giorno di Iyar, lo Stato ebraico celebra lo Yom HaZikaron (Giorno del Ricordo), che è una delle quattro nuove festività aggiunte al calendario nazionale ebraico, dalla creazione di Israele, oltre a Yom HaShoah (che ricorda gli eroi dell’Olocausto e il giorno dei martiri), Yom Haatzmaut (Indipendenza) e Yom Yerushalayim (Giorno di Gerusalemme).

Yom HaZikaron in cui il paese si blocca per due minuti al suono delle sirene. Un silenzio rispettoso per onorare chi non c’è più, chi ha perso la vita per proteggere Israele e suoi cittadini.

Fra tutte le commemorazioni che avvengono in questo giorno, al Kotel (Muro del Pianto) se ne svolge una alla presenza delle autorità d’Israele, fra cui il presidente Reuven Rivlin e il capo di stato maggiore delle Forze di Difesa israeliane, Aviv Kohavi.

Reuven Rivlin si è stretto idealmente attorno a tutto il popolo ebraico:

“Piangere e sognare che la memoria di coloro che sono caduti nelle guerre di Israele sia impressa nel cuore della nazione per la gloria del mondo di generazione in generazione”.

Aviv Kohavi ha ricordato le tante famiglie che hanno perso i propri cari:

“…I caduti hanno difeso il Paese, e noi continuiamo nei loro panni. Fare la guardia. A volte, la sicurezza di cui gode lo Stato di Israele può sembrare ovvia, ma dietro ogni giornata protetta e sicura c’è un intero esercito che raccoglie informazioni, impedisce intrusioni o spara, incursioni, attacchi, blocca minacce e previene armi e attacchi. Anche chi è immerso in attività difensive e operative non sempre vede l’entità del proprio atto, sia che si tratti del soldato che sta attualmente”.

Nell’ultimo anno l’elenco dei morti per guerra e terrorismo ha annoverato 43 vittime in più, cui vanno ad aggiungersi altre 69 persone, rimaste gravemente ferite in passato e morte negli ultimi 12 mesi, per un totale di 23.928 dal 1860 a oggi.

23.928 famiglie che piangono i loro parenti, i loro amici, i loro compagni di vita.

Israele li ricorda tutti. Ogni anno, dal 1860 a oggi. Perché Israele non dimentica nessuno dei suoi figli. Perché Israele è l’unico paese al mondo che un giorno rende omaggio a suoi caduti e il giorno successivo celebra la propria nascita (Yom Haatzmaut).

 

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