Un giovane di Savona è stato arrestato dalla polizia con l’accusa di aver costituito un’associazione con finalità di terrorismo, di aver svolto azione di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, con l’aggravante del negazionismo.
Il 22enne, Andrea Cavalleri, è finito in manette , nell’ambito di un’operazione antiterrorismo in ambienti della destra estrema legati al terrorismo suprematista.
Le indagini hanno portato alla scoperta che il giovane si ispirava al gruppo suprematista statunitense “AtomWaffen Division” e alle Waffen-SS naziste, comandata dal colonnello Oskar Dirlewnager (1895-1945), che partecipò alla repressione della rivolta di Varsavia (primo agosto-2 ottobre 1944).
Il giovane aveva dato vita a una chat, composta da 400 membri in cui istigava alle violenza contro gli ebrei e contro le femministe. Ecco una delle frasi intercettate dalla polizia pronunciata da Cavalleri che fa capire le sue intenzioni:
“Voglio fare una strage a una manifestazione di femministe. Donne ebree e comuniste sono i nostri nemici. Le donne moderne sono senza sentimenti, bambole di carne da sterminare”.
Secondo gli inquirenti Andrea Cavalleri è un individuo pericoloso, che incitava a combattere contro “lo Stato occupato dai sionisti” e a uccidere gli ebrei e che voleva commettere un attentato come quelli realizzati in Norvegia nel 2011 e in Nuova Zelanda nel 2019.
L’episodio non va assolutamente sottovalutato. Andrea Cavalleri non è un soggetto isolato, in cerca dei suoi quindici minuti di (presunta) celebrità.
Andrea Cavalleri faceva parte di una organizzazione pronta a colpire. Era intenzionato a fare “il salto di qualità” perché:
“Gli ebrei sono il male primo da eliminare. Gli ebrei sono nati per distruggere l’umanità. Io una strage la faccio davvero. L’unica cosa da fare è morire combattendo. Ho le armi. Farò Traini 2.0”.
Anche questa è l’Italia di oggi.