“Ebrei nei forni”, “vi bruceremo tutti”, “sono tornati i nazisti”. Sono le frasi con cui è stata interrotta la presentazione del libro “La generazione del Deserto” di Lia Tagliacozzo, che si è svolta domenica scorsa su Zoom. Frasi che sono state accompagnate da ritratti di Hitler e immagini di svastiche.
Un raid online che conferma i rigurgiti nazisti che stiamo vivendo in Italia.
La presentazione a distanza, organizzata dal Centro di studi ebraici di Torino e dall’Istoreto, è andata avanti nonostante l’ignobile interruzione. Un segno di continuità sottolineato con soddisfazione dall’autrice Lia Tagliacozzo:
“Le centodieci persone online hanno seguito fino all’ultimo. Nessuno ha scelto di interrompere il collegamento”.
Lia Tagliacozzo ha così raccontato quanto accaduto:
“Durante la presentazione organizzata dalle due realtà culturali torinesi, è scoppiata un’improvvisa gazzarra. L’incursione di una decina di persone che, per due minuti, ha incominciato a dire frasi e a mostrare immagini sgradevoli. Ma una cosa è chiara: non sono riusciti a fermarci”.
Non è stato l’unico episodio di antisemitismo legato alla Shoah successo in questi giorni nel nostro paese.
Al Museo nazionale dell’Ebraismo e della Shoah (Meis) di Ferrara, infatti, è stata recapitata una lettera con insulti antisemiti, trovata da alcuni impiegati in mezzo alla corrispondenza.
Sulla vicenda, su cui stanno indagando polizia e Digos, è intervenuto il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini:
“Un atto vile e spregevole, che colpisce un’istituzione culturale voluta per ricordare le sofferenze, le persecuzioni e le atrocità subite dalla comunità ebraica italiana a causa delle infami leggi razziali”.
Presentazioni di libri e istituzioni. Quando c’è di mezzo la Shoah, spunta sempre qualcuno che vuole interrompere la memoria o impaurire chi vuole contribuisce a tramandarla.