È l’ennesimo schiaffo alla Shoah. E arriva da Marco Ferrara, consigliere comunale di una lista civica di Frosinone ed ex Fratelli d’Italia, che nel gruppo Facebook “Arena politica della provincia di Frosinone”, di cui è amministratore, ha postato un’immagine di Auschwitz con la scritta “Il vaccino rende liberi”.

Un’immagine choc che ha scatenato numerose polemiche e ha portato diversi membri a manifestare la propria indignazione, abbandonando il gruppo social.

Alla redazione di Progetto Dreyfus intessa poco il tam tam mediatico e le conseguenze reazioni politiche, almeno in questo caso.

Il motivo è semplice. Marco Ferrara ha tentato di recuperare lo “scivolone” social con un messaggio che lascia diversi dubbi. Ma andiamo con ordine.

L’immagine, come detto, ha scatenato numerose polemiche, che hanno indotto Ferrara a togliere il post incriminato e scriverne un altro “per evitare strumentalizzazioni da parte dei soliti mistificatori”, sottolineando che quanto scritto in precedenza:

“Accostava il dolore della pandemia derivante dal Covid19 all’intensità del dolore della Shoah. Probabilmente ci sono alcuni soggetti che continuano a fare politica di partito sui dolori, mentre i dolori e i lutti sono tutti uguali”.

Prendiamo in esame solo la prima parte: “Accostava il dolore della pandemia derivante dal Covid19 all’intensità del dolore della Shoah”.

Il problema sta proprio qui: accostare il Covid19 alla Shoah. Dovrebbe essere inutile, scrivere quanto segue, ma siamo “costretti” a farlo.

Il Covid19 è virus che ucciso tantissime persone. È cattivo, subdolo, e sta cambiando la vita di tutto i cittadini del mondo. Senza distinzioni religiose o etniche.

La Shoah è stata una pagina nera della storia, dove un mucchio di uomini feroci hanno deciso di gasare milioni di persone solo perché considerate diverse. I virus sono eventi naturali, i genocidi sono crimini architettati dagli uomini.

Le differenze dovrebbero essere chiare. E invece non lo sono, soprattutto per determinati politici…