“Come molti di voi, quest’anno abbiamo anche guardato Fauda e notato una serie di violazioni del diritto umanitario internazionale”.
È arrivato all’improvviso il tweet della Croce Rossa Internazionale, il cui attacco rivolto nei confronti della serie tv targata Netflix ha destato preoccupazione e ilarità nello stesso tempo.
Preoccupazione, perché la Croce Rossa Internazionale dovrebbe avere altre urgenze e una fitta agenda prima di interessarsi una serie tv, peraltro non tenendo contro che si sta parlando di una fiction.
Ilarità, perché molti utenti del web hanno sostenuto, a ragione, che puntare il dito contro un programma televisivo, in questi termini, oltre che assurdo è anche intempestivo, visto che Fauda non è la prima serie tv in cui vengono mostrati degli atti violenti.
Il sovrintendente scolastico Joel M. Peltin, infatti, ha scritto:
“La Croce Rossa internazionale ha riscontrato violazioni dei diritti umani in un programma televisivo? Sul serio? Se stiamo citando film e programmi TV che includono violazioni della legge, nomino tutti i film della serie Fast and Furious per l’uso di una velocità eccessiva”.
Altri utenti di Twitter hanno sottolineato che la serie tv non dovrebbe rientrare nelle competenze dell’organizzazione.
Che cosa dovremmo dire riguardo i film horror o altre serie dove la violenza non manca?
L’intervento della Croce Rossa Internazionale, oltre che errato per i motivi di cui sopra, sembrerebbe mostrare un attacco gratuito e immotivato nei confronti dello di Israele.
Quello della Croce Rossa è stato un intervento fuori competenza e intempestivo, tanto da far pensare che sia figlio di un’avversione per lo Stato ebraico.