Dirigente Protezione civile chiede i forni crematori per risolvere la questione migranti

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Dirigente Protezione civile chiede i forni crematori per risolvere la questione migranti

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Sono stati giorni caldi per la Protezione civile, che ha dovuto dipanare una matassa estremamente complicata, dopo che un suo dirigente ha chiesto i forni crematori per risolvere la questione relativa ai migranti.

Il tutto nasce dalla rivolta scoppiata all’interno dell’ex caserma Cavarzerani di Udine, in cui 400 migranti, lanciando pietre contro la polizia e appiccando roghi, hanno protestato contro il sindaco Pietro Fontanini per la quarantena imposta.

Una situazione già complessa, acuita dalle parole di Giuliano Felluga, responsabile della Protezione civile di Grado che, commentando il post dell’ex assessore provinciale Ilaria Cecot, ha scritto:

“Non preoccupatevi, stiamo organizzando gli squadroni della morte e nel giro di due giorni riportiamo la normalità. Quattro taniche di benzina e si accende il forno crematorio, così non rompono più. Se non sapete informatevi in prima persona e poi parlate o tacete. A Grado ci sono persone che metterebbero la firma per avere la roba da mangiare che loro buttano via”.

Una “soluzione” che ha scatenato numerose polemiche, che hanno portato il diritto interessato alle scuse di rito:

“Chiedo scusa per quello che ho scritto chi mi conosce sa già che non lo penso è stato uno sfogo senza pensare”.

Scuse che non sono bastate per evitare la sospensione dalla Protezione civile e lo sdegno del sindaco di Grado Dario Raugna:

“Non posso che prendere le distanze dalle dichiarazioni di Giuliano Felluga che sono di un tenore inaccettabile e che gettano discredito sulla città e sulla Protezione Civile. Provvederò immediatamente a sospendere Felluga dall’incarico di coordinatore della squadra comunale di protezione civile”.

Una vicenda, l’ennesima, in cui una personalità italiana ha mostrato tutta la propria leggerezza, senza badare al rispetto per il prossimo e a un passato che sembra sia stato dimenticato con troppa facilità.

Va ricordato che il forno crematorio è un impianto finalizzato alla cremazione, in cui per mezzo del calore, un cadavere viene ridotto sotto forma di gas e polveri.

Impianto caro alla macchina di morte della Germania nazista, presenti nei lager dove durante la Seconda Guerra Mondiale vennero uccisi milioni di essere umani.

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