Cosa hanno a che fare il coronavirus e l’antisemitismo? Nulla, almeno in linea puramente teorica. Nella pratica, però, quando l’odio è accecante e dirompente tutto viene legato per giustificare l’idea di base: l’avversione verso gli ebrei.
Al riguardo sta circolando una bufala secondo cui la responsabilità della creazione del virus, che sta spaventando mezzo pianeta, sarebbe attribuibile agli ebrei, che l’avrebbero generato per aumentare il proprio potere e la propria influenza.
Non è stato un errore, il termine usato dai complottisti è stato proprio “aumentare”, segno che l’opinione di partenza è quella secondo cui gli ebrei dominano già il mondo e il coronavirus altro non è che l’ennesimo mezzo per raggiungere i propri scopi.
A denunciare l’ennesima bufala antisemita è stata l’ADL (l’Anti Defamation League), la quale ha affermato che, sia sul web e in diversi social, in molti si augurano che questo virus possa uccidere ebrei e africani.
Ricapitoliamo. Secondo tanti internauti a creare il coronavirus sarebbero stati gli ebrei per aumentare il proprio controllo sul mondo. Gli stessi internauti si augurano che gli ebrei possano esser vittime proprio del virus nato in Cina.
In sostanza gli ebrei sarebbe così bravi da controllare il mondo e così “poco bravi” da farsi uccidere da una cosa creata da loro.
In un mondo normale, si rasenterebbe la follia. In quello in cui viviamo oggi, invece, tutto diventa plausibile. Come l’odio, come l’intolleranza, nonché l’avversione per l’altro.
A rendere ancora tutto più “terribile” c’è un altro elemento. La lista di coloro che attribuiscono agli ebrei la creazione del coronavirus annovera accademici e valenti studiosi, o almeno ritenuti tali.
Questa non è solo l’ennesima etichetta antisemita. È un marchio d’infamia che gli ebrei non possono tollerare. Non si può accettare l’idea che il popolo ebraico abbia creato un virus letale per tantissime persone.
Virus che, tra l’altro, ha fatto riscontrare un’intolleranza inimmaginabile anche nei confronti del popolo cinese e tutto il materiale proveniente dalla Cina: una sorte di untori 2.0.