L’antisemitismo continua a spaventare Berlino. Negli ultimi anni l’odio antiebraico sta infettando la capitale della Germania, facendo registrare numerosi episodi, senza che le autorità locali facciano nulla.
Motivo che ha portato la comunità ebraica a criticare il sindaco Michael Müller, la cui agenda al momento è sprovvista di qualsiasi iniziativa atta al contrasto del crescente antisemitismo in città.
Ciò che spaventa non è solo il numero dei casi ma anche dove questi si verificano: la scuola, lì dove i ragazzi dovrebbero fraternizzare e socializzare fra loro.
E invece tutt’altro, perché giovedì scorso uno studente ebreo di 14 anni è stato legato da tre compagni in una scuola di Berlino, in Alt-Marienfelde Street.
Intorno alle 9:20 del mattino, i tre aggressori hanno strangolato e lanciato insulti antisemiti al 14enne, salvato dall’intervento del professore di educazione fisica.
Lo ha reso noto la polizia che ha così ricostruito la vicenda:
“Quando un insegnante di sport ha notato l’attacco, è immediatamente intervenuto e ha separato i tre sospetti aggressori dal quattordicenne, che soffriva di arrossamento della gola”.
Non è la prima volta che si verificano episodi di antisemitismo a scuola. Già nell’aprile 2017 vi abbiamo raccontato un altro episodio accaduto a Berlino, nel quartiere Friedenau dove una famiglia ebraica ha deciso di ritirare il figlio da scuola perché divenuto oggetto di attacchi antisemiti da parte di alcuni compagni.
In quell’occasione la vittima fu attaccato così: “In realtà sei un tipo cool, ma io non posso essere tuo amico. Gli ebrei sono tutti assassini”.
Una frase choc che fotografa l’intolleranza e l’avversione in coloro che vengono percepiti come diversi, in questo caso gli ebrei e per esteso Israele.
Quello stesso Israele che poche settimane ha provato a convincere il sindaco di Berlino a opporsi – senza successo – a una conferenza pro Hamas, organizzazione terroristica che controlla la Striscia di Gaza.