Il partito laburista inglese è stato nuovamente accostato all’antisemitismo. Nessun nuovo episodio, a finire nella lente di ingrandimento infatti è stato l’orientamento generale del partito guidato da Jeremy Corbyn, che più volte ha dimostrato la sua avversione nei confronti di Israele e del popolo ebraico.
Questa volta è stato un gruppo di intellettuali britannici che hanno firmato una lettera in cui hanno scritto che non voteranno per il Labour nelle elezioni del 12 dicembre prossimo, a causa delle posizioni antisemite del partito.
Lettera che è stata inviata al quotidiano Guardian, in cui si legge che il voto di dicembre:
“Contiene per ogni ebreo britannico una particolare angoscia: la prospettiva di un primo ministro radicato nell’associazione con l’antisemitismo”.
Nella missiva, inoltre, è stato ricordato che il partito laburista di Corbyn è finito sotto inchiesta da parte della Commissione per i diritti umani per “razzismo istituzionalizzato” contro gli ebrei e che molti parlamentari ebrei del partito hanno stracciato la tessera a causa di questo atteggiamento:
“Le imminenti elezioni sono fondamentali per tutti gli elettori, ma per gli ebrei britannici comportano una certa angoscia: la prospettiva di un primo ministro associato con l’antisemitismo”.
Tra i firmatari, ci sono l’autore John Le Carré, l’attore Simon Callow; Fiyaz Mughal, promotore di Tell Mama, il gruppo di denuncia dell’islamofobia e Jimmy Wales, fondatore di Wikipedia.
A respingere le accuse è stato un portavoce del partito Laburista che ha dichiarato:
“Prendiamo molto seriamente le accuse di antisemitismo, siamo impegnati a sradicarlo nel partito e nella società”.
L’accusa di antisemitismo per Corbyn è stata rivolta in passato anche dall’ala moderata del partito e della Comunità ebraica inglese.
Fra gli episodi più indicati si annovera:
- l’omaggio sulle tombe dei terroristi delle Olimpiadi di Monaco’ 72 (2014);
- la decisione di Corbyn di disertare le celebrazioni per il centenario della Dichirazione Balfour (2017);
- l’attacco a Israele e appoggio ad Hamas e Hezbollah (2018);
- la polemica per la prefazione alla ristampa da lui di un testo sull’imperialismo scritto nel 1902 da John Atkinson Hobson, definendo il libro “corretto e lungimirante”, “brillante” e una “grande opera assai controversa”, risalente al 2011 (2019).
Difficile sostenere che Corbyn non strizza l’occhio all’antisemitismo e ai nemici di Israele.