12 morti e tre feriti tra la vita e la morte è finora il bilancio dell’attacco terroristico compiuto da tre uomini armati di kalashnikov che verso le 11:30 di questa mattina hanno fatto irruzione nella sede della rivista satirica Charlie Hebdo che nel 2006 fece polemica perché pubblicò una serie di caricature del profeta Maometto, inizialmente diffuse da un quotidiano danese e che nel 2011 fu colpita da alcune bombe incendiarie.
I terroristi dopo aver freddato anche due poliziotti, sono riusciti a fuggire verso Republique facendo scattare l’allarme antiterrorismo “Vigilpirate” al grado massimo in tutta l’area dell’ Île-de-France.
Sul luogo dell’attentato è accorso il Presidente Hollande che ha condannato l’accaduto per “l’eccezionale barbarie”.
Tra le vittime, i due famosi vignettisti Stéphane Charbonnier (Charb) e Jean Cabut (Cabu). Nella fuga gli attentatori avrebbero anche investito un pedone.
Tra le prime testimonianze quella di uno dei sopravvissuti all’attacco alla redazione. Coco, uno dei vignettisti di Charlie Hebdo, ha dichiarato di aver sentito i tre uomini rivendicare la loro appartenenza ad Al-Qaeda. Versione confermata anche dall’uomo a cui i killer hanno sottratto l’auto per fuggire: in perfetto francese lo avrebbero minacciato dicendo “Al Qaeda Yemen, uscite dalla vettura”.
Proprio oggi, prima dell’attentato, era stata pubblicata una vignetta satirica raffigurante Al-Baghdadi e sull’ultima copertina del settimanale campeggiava una foto dello scrittore Michel Houellebecq, nell’occhio del ciclone per l’ultimo romanzo in cui narra la storia di un Presidente francese islamico.