Gli archeologi israeliani dell’Università Ebraica di Gerusalemme hanno scoperto i resti della città dove David trovò rifugio mentre scappava da re Saul.
Dopo sette stagioni di scavi nelle estremità delle colline della Giudea, gli studiosi dello Stato ebraico hanno riportato alla luce Ziklag, che andrebbe localizzata nel sito di Khirbet a-Ra’i, un villaggio in rovina situato sulla via che conduce ad Ashkelon, sulla costa mediterranea.
Il nome non è semitico ma filisteo, che confermerebbe l’origine europea dei Filistei, che non risiedevano nell’area.
Ziklag è menzionata più volte nella Bibbia, soprattutto nel libro di Samuele, secondo cui la città venne distrutta dagli amalechiti e la popolazione ridotta in schiavitù. La città fu lasciata dal futuro re David dopo che Saul venne ucciso in battaglia dai filistei.
Grazie al duro lavoro degli archeologi israeliani sono stati rinvenuti anche diversi reperti di ceramica, tra cui molti vasi che servivano per conservare olio e vino, ciotole per cibo, brocche e altri oggetti in uno stile tipico dell’era di David.
In passato molti archeologi avevano tentato di individuare città di Ziklag in altre zone come Tel Halif vicino al Kibbutz Lahav, Tel Shara nel Negev occidentale e Tel Sheva.
Con questo rinvenimento proseguono le grandi stagioni dell’archeologia in Israele. Negli ultimi anni, infatti, archeologici israeliani sono riusciti nell’impresa di sensazionali scoperte.
Dalla più antica iscrizione che menziona Gerusalemme al rogo della stessa capitale d’Israele, senza dimenticare il ritrovamento dell’anello di Ponzio Pilato.