L’Onu ha lanciato l’allarme antisemitismo. L’UNHCR, l’Alto commissariato dell’Onu per i diritti umani, ha condannato l’aumento di episodi di odio antiebraico negli Stati Uniti e in Europa.
La portavoce dell’UNHCR, Marta Hurtado, ha espresso “grave preoccupazione” per una situazione che sta peggiorando ogni giorno e ha ricordato l’esortazione dell’incaricato del governo federale tedesco per la lotta all’antisemitismo, Felix Klein, di non indossare la kippah in pubblico in ogni occasione.
Marta Hurtado ha ricordato quanto accaduto di recente in Austria, Usa e Germania, sostenendo che “tali eventi non possono purtroppo essere descritti come isolati” e ha invitato “tutti i governi a moltiplicare gli sforzi per combattere il razzismo e l’intolleranza”.
L’antisemitismo è una piaga che ha colpito molti paesi, fra cui l’Inghilterra, dove il partito Laburista è stato formalmente indagato per antisemitismo da parte dell’EHRC, la Commissione per l’eguaglianza e i diritti umani.
Secondo questa authority pubblica non governativa diversi membri del partito guidato da Jeremy Corbyn sono accusati di aver “illecitamente discriminato, importunato o perseguitato persone” della comunità ebraica. La Commissione ha affermato che l’indagine è partita dopo numerose segnalazioni.
Dal canto suo il partito Laburista britannico ha annunciato piena collaborazione e ha respinto tutte le accuse.
In Europa e negli Usa esiste un reale problema legato all’antisemitismo. Nel Vecchio Continente gli episodi di odio antiebraico hanno coinvolto Germania, Austria, Svizzera, Svezia, Francia e Italia; mentre negli Stati Uniti le città colpite sono state Pittsburgh e San Diego.
In un contesto storico come quello attuale, dove il presunto diverso diventa il capro espiatorio, l’antisemitismo cresce e fa proseliti, anche con la compiacenza di alcuni partiti politici.