Le elezioni che si terranno a Vicenza il prossimo 10 giugno stanno suscitando numerose polemiche, a causa dei rigurgiti nazisti e fascisti di alcuni candidati, che spalleggiano Francesco Rucco, aspirante primo cittadino.
Anche se CasaPound e Forza Nuova non presenteranno liste proprie, il nazismo e il fascismo stanno riecheggiando nelle dichiarazioni e nei post sui social di diversi candidati, che attingono al solito vocabolario per mostrare la propria nostalgia per un periodo storico nefasto.
“Boia chi molla”, “dux”, “sieg heil” sono stati usati nel tempo per scrivere frasi contro ebrei e omosessuali.
Come Leonardo De Marzo, candidato nella lista Rucco sindaco, che anni fa commentò così su articolo sull’allora presidente della Regione Puglia Nichi Vendola: “Sieg Heil ai camerati che hanno preso a calci nel sedere sua maestosità er froc…”.
C’è chi preferisce esternare le proprie idee attraverso le immagini come Mauro Venzo, altro candidato della lista Rucco, che sul suo profilo social ha pubblicato una foto della Hitler-Jugend e una foto con una donna bionda in bici accompagnata da una bandiera con la svastica.
Nel 2013 Marco Bortolan, candidato con Fratelli d’Italia, si scagliò contro Riccardo Pacifici che cinque anni fa guidava la comunità ebraica di Roma: “È un povero demente come tutta la sua stirpe”.
A questa carrellata nostalgica non poteva mancare Progetto Nazionale di Piero Puschiavo – formazione neofascista di Vicenza – fondatore a metà anni ’80 dei Veneto Fronte Skinhead.
L’ex presidente della sezione vicentina di Progetto, Nicolò Naclerio, nel 2015 mise il like a un post sulla “menata delle Fosse Ardeatine”.
Le elezioni di Vicenza stanno mostrando una tendenza che in Italia molti preferiscono non vedere: il ritorno di un sentimento nazista e fascista.
Mentre nel passato, cercavano di farlo nell’ombra e senza troppi clamori, ora sembra non esserci più alcun limite per esternare il proprio odio contro i presunti diversi: ebrei, gay ed extracomunitari.