In Germania è scoppiata la polemica dopo l’assegnazione del prestigioso premio musicale Echo Awards a due rapper, la cui canzone fa un esplicito riferimento ad Auschwitz e alla Shoah.
“Il mio corpo scolpito meglio di un detenuto di Auschwitz” e “faccio di nuovo l’Olocausto, arrivo con le molotov” sono le frasi incriminate all’interno del testo di “0815”, il brano cantato da Kollegah e Farid Bang, che sabato scorso a Berlino è stato premiato come miglior album dell’anno e come canzone di “maggior successo” nella categoria hiphop e urban music.
Durante la cerimonia di assegnazione del premio, la decisione della giuria ha provocato proteste e fischi nel pubblico, indignato per la vincita del riconoscimento musicale per una canzone oltraggiosa, visualizzata sul web ben 30 milioni di volte.
Proteste a cui ha fatto seguito la decisione di due famosi musicisti tedeschi, Klaus Voormann e il quartetto di musica barocca degli Notos, che hanno restituito alla giuria gli Echo Awards ricevuti in passato.
Sulla canzone dei due rapper, uno tedesco e l’altro di origine marocchina, è intervenuto il vicepresidente del Comitato di Auschwitz, Christoph Heubner, che ha affermato:
“È stata una manifestazione spettrale, uno dopo deve staccare come da un incubo. Dopo l’eclatante fallimento del consiglio etico dell’organizzazione, che ha di fatto reso possibile l’arrivo dei premi l’Echo è moralmente morto stecchito. E resta da chiedersi cosa sia consentito in Germania”.
Come mai gli organizzatori hanno permesso che due rapper protagonisti di brani antisemiti abbiano potuto partecipare agli Echo Awards?
Come è stato possibile che una canzone che calpesta la memoria di Auschwitz e della Shoah possa vincere un prestigioso premio?
Come può un paese come la Germania, capostipite del nazismo colpevole della morte di milioni di persone, permettere tutto questo?