Svezia: riconoscere lo stato palestinese e cancellare lo Stato di Israele

Il riconoscimento dello stato palestinese deciso qualche settimana fa dal governo svedese, successivamente decaduto dopo soli 3 mesi per motivi politici interni al paese scandinavo, è stata una decisione che ha fortemente irritato il governo israeliano, preoccupato giustamente dalle conseguenze di una scelta del genere che deresponsabilizza ulteriormente le varie leadership palestinesi, a cui di fatto non viene richiesto alcun passo verso il riconoscimento dello stato ebraico e, soprattutto, verso la pace.

Preoccupazioni che sembrano più che giustificate a giudicare dalla foto della parlamentare svedese Hillevi Larrson, rappresentante dell’estrema sinistra del paese, che per “festeggiare” il voto ha pensato bene di farsi immortalare con l’immancabile kefyah e con una targa che rappresenterebbe il nuovo stato appena riconosciuto donatale dalla Associazione palestinese di Malmoe.

Peccato però che lo stato raffigurato nella targa copra il territorio dove sorge anche l’attuale Stato di Israele che, lo ricordiamo per i più distratti, è sorto nel 1948 ed è oggi come oggi uno stato riconosciuto dall’ONU e dai suoi paese membri. Difficile pensare ad una dimenticanza o ad una distrazione vista l’oggettiva evidenza dei fatti mostrati nella foto. Di certo risulta difficile poter credere ad un interlocutore per la pace (e ai suoi sostenitori) che non riconosce neanche la legittimità dell’esistenza dell’altro. Di amici così il popolo palestinese non ne ha proprio bisogno.