Grave episodio di antisemitismo in Francia. Sebbene le autorità ancora non si siano pronunciate con chiarezza, la barbara uccisione di Mireille Knoll rientra in quel clima di odio antiebraico che da anni pervade il paese.
Difficilmente la criminalità comune può essere alla base della tremenda morte della 86enne ebrea di Parigi, scampata per miracolo alla retata del Velodromo d’inverno nel 1942, riuscendo così a evitare l’inferno di Auschwitz.
Mireille Knoll nulla ha potuto venerdì sera quando un uomo (in stato di fermo) l’ha prima accoltellata e poi ha bruciato la sua casa. Al momento non si sa se la donna sia morta in seguito a causa delle ferite da taglio o in un secondo momento quando il fuoco appiccato non ha dato scampo alla sua abitazione.
Il Consiglio di Rappresentanza delle istituzioni ebraiche in Francia (CRIF) ha fatto sapere che:
“Si aspetta che le autorità diano la massima trasparenza alle indagini in corso in modo che le ragioni di questo crimine barbaro siano note a tutti il prima possibile”.
Il presidente del Concistoro ebraico, Joel Mergui, ha affermato che occorre:
“Capire cosa è successo e non permettere di riprodurre il silenzio che seguì l’assassinio di Sarah Halimi, un anno fa, nella stessa circoscrizione”.
Anche allora le autorità francesi non parlarono di antisemitismo per l’episodio avvenuto sempre a Parigi.
Che l’antisemitismo in Francia sia una realtà ormai è sotto gli occhi di tutti. Nasconderlo, non solo non fa del bene agli ebrei, ma non lo fa all’intera popolazione.