Le forze di sicurezza israeliane hanno sventato il tentativo di introdurre illegalmente nella Striscia di Gaza diverse tonnellate di cloruro di ammonio, una sostanza usata come fertilizzante ma che può servire anche nella fabbricazione di esplosivi.
Circa quattro tonnellate del composto chimico, abbastanza per produrre centinaia di razzi secondo le stime delle autorità israeliane, sono state trovate sepolte in un carico di sale da trentasei tonnellate destinato alla Striscia di Gaza durante un controllo al valico di Nitzana al confine fra Israele ed Egitto.
A destare i sospetti è stato il nome dell’importatore che risultava collegato a Hamas e l’enorme quantità di sale trasportato. Il cloruro di ammonio è una sostanza definita “dual use” ed il suo passaggio attraverso i valichi richiede uno specifico permesso.
Lo Shin Bet ha confermato i sospetti sull’importatore di Gaza ed ha dichiarato che quest’ultimo intrattiene rapporti con l’ala militare dell’organizzazione terroristica al potere nell’enclave palestinese. Il carico era infatti destinato agli impianti di produzione di Hamas. Inoltre lo Shin Bet ha diramato un comunicato in cui sottolinea come Hamas tenti di contrabbandare prodotti dual use camuffandoli fra altri beni destinati alla popolazione o ai progetti di ricostruzione. Infine i servizi di sicurezza hanno evidenziato come si tratti dell’ennesimo tentativo di importare materiale proibito. In altre occasioni erano stati trovati acido solforico, carburanti per propulsori a razzo, poliuretano, zolfo, rotoli di fibra di vetro e carbone, tutti materiali sospettati di essere usati dai terroristi locali nella produzione di armi.