25 aprile ancora all’insegna della polemiche. Anche quest’anno, infatti, la celebrazione della Liberazione dal nazifascismo ha portato divisioni e contrasti.
Come a Milano dove la Brigata Ebraica è stata pesantemente insultata nel corso del corteo in piazza San Babila da un gruppo di filo-palestinesi che ha urlato slogan cari all’estremismo di sinistra a cavallo degli Anni 60 e 70.
Da “Israele fascista stato terrorista” che ricorda “Sossi fascista, sei il primo della lista” (Mario Sossi, magistrato rapito e poi rilasciato dalla Brigate rosse nel 1974) a “Contro l’imperialismo e il sionismo, con la resistenza palestinese. Al fianco dei popoli che lottano”, che ricorda invece ricorda il “Sim”, lo stato imperialista delle multinazionali, che occupò le cronache degli anni di Piombo.
La risposta di chi sfilava tra le fila della Brigata Ebraica è stata l’intonazione di Bello Ciao. Perché la Brigata Ebraica può farlo, avendo combattuto per liberare il paese dal nazifascismo, che provocò milioni di morti in tutta Europa.
E da chi arrivano queste accuse? Da nipoti di colori che strizzarono l’occhio alla Germania nazista, che oggi rivendicano un’insensata verginità morale, attingendo alla retorica che non fa distinzione tra ebraismo, sionismo e Israele.
A Roma, invece, la Comunità Ebraica ha ricordato la Liberazione al Cimitero del Commonwealth, dove la presidente Ruth Dureghello è intervenuta sul mancato accordo in merito alla partecipazione al corteo assieme all’Anpi:
“Ci abbiamo provato a marciare insieme per il 25 Aprile, ma non è stato possibile. Non ci rinunciamo e continuiamo a ricordarlo anche a chi non ci vorrebbe”.
Comunità ebraica e Anpi che nel pomeriggio si sono ritrovate in Campidoglio per una iniziativa dell’amministrazione capitolina, tenendosi a dovuta distanza senza stringersi la mano e senza posare assieme alla foto di rito.
Perché dobbiamo accettare che nel corteo del 25 aprile sfilino simpatizzanti palestinesi con tanto di bandiera?
Perché dobbiamo accettare che la Brigata Ebraica venga insultata da chi ha appoggiato il nazismo?
Qualcuno prima o poi dovrà rispondere a tutte queste domande.