Uomini del governo israeliano hanno espresso una forte opposizione all’ormai raggiunto accordo sul nucleare tra l’Iran e le potenze mondiali questa mattina, con il primo ministro Netanyahu che non ha esitato a definirlo un “errore storico”.
“Dai primi rapporti possiamo già concludere che questo accordo è un gravissimo errore da parte delle potenze mondiali” ha dichiarato Netanyahu all’inizio di un incontro con il ministro degli esteri olandese Bert Koenders. “Ampie concessioni sono state fatte all’Iran nelle aree che sarebbero invece dovute essere limitate per impedire all’Iran di mantenere la sua capacità nucleare”.
Facendo eco ai commenti rilasciati il giorno precedente, Netanyahu ha detto che l’accordo era inevitabile poiché gli Stati Uniti erano pronti a farsi schiacciare dalle richieste iraniane, anche a causa di funzionari di Teheran che hanno pubblicamente affermato “Abbasso l’America”.
“Vorrei dire qui e ora, che quando si è disposti a fare un accordo a tutti i costi questo è il risultato”.
Netanyahu, che ha fatto pressione incessantemente contro l’accordo emergente, ha detto di non essersi mai opposto all’affare, ma di essersi opposto alla possibilità che l’Iran ottenesse un’arma nucleare.
“Sapevamo benissimo che il desiderio di firmare un accordo era più forte di tutto il resto, e quindi non ci siamo impegnati per prevenire l’accordo. Ci siamo impegnati per impedire all’Iran di acquisire armi nucleari, e qui si ferma il nostro impegno”, ha dichiarato il premier israeliano.
Il vice ministro degli esteri Tzipi Hotovely lo ha definito “un accordo storico per la resa da parte dell’Occidente all’asse del male guidato dall’Iran”.
“Gli sviluppi dell’accordo nel prossimo futuro non saranno buoni. L’Iran continuerà l’invio di cellule terroristiche in tutte le direzioni, continuerà ad infiammare il Medio Oriente e, cosa peggiore di tutte, sarà sempre più vicino al diventare uno stato nucleare”, ha proseguito Hotovely, aggiungendo che verranno usati tutti i mezzi diplomatici possibili per impedire la conferma dell’accordo da parte del Congresso degli Stati Uniti.
Secondo i diplomatici, l’accordo porrà limiti alla quantità di lavoro nucleare svolta dall’Iran nei prossimi dieci anni in cambio dell’alleviamento di alcune sanzioni economiche.
Dovrà comunque essere ratificato dal Congresso di Washington, e gli ufficiali israeliani hanno fatto sapere che si batteranno per evitarlo.
Il ministro della pubblica sicurezza israeliana Gilad Erdan ha detto che “i dettagli dell’accordo contano poco fintanto che l’Iran può comunque acquisire armi nucleari”. Erdan ha inoltre invitato il Congresso ad ascoltare le preoccupazioni di Israele ed esaminare accuratamente l’accordo prima di ratificarlo
.
Netanyahu ha invitato tutti i leader israeliani a dimenticare gli schieramenti politici e ad unirsi per combattere quella che ha definito come la questione più importante e decisiva per il futuro e la sicurezza di Israele.
La co-presidente dell’Unione Sionista Tzipi Livni si è lamentata del fatto che Israele non ha avuto alcuna influenza sui termini dell’accordo; “Si tratta di un accordo drammatico e Israele non ha potuto fare nulla”, ha sentenziato. “Se c’è qualcosa di chiaro è che Netanyahu è inefficace”.
Avigdor Liberman, ex ministro degli esteri israeliano, ha detto che “l’accordo annunciato martedì a Vienna sarà una capitolazione al terrorismo”, continuando dicendo che “una bandiera nera sventola sopra quest’accordo che sarà ricordato come un avvenimento nefasto per tutta l’umanità”.
Chiamando l’affare un pericolo per tutto il mondo libero, il ministro della Tecnologia Danny Danon ha detto che i soldi che porterà l’accordo saranno il “carburante del terrorismo per le strade di Londra, New York e Gerusalemme”. Danon ha quindi invitato tutti gli alleati di Israele a respingere l’accordo.
Il ministro del Likud Niri Regev ha detto che l’accordo nucleare tra l’Iran e le potenze mondiali garantisce al paese arabo una “licenza di uccidere”.
Tutto l’universo israeliano sembra concordare sulla pericolosità di questo accordo, trovandosi tuttavia senza poter far nulla per evitarlo. Non rimane che sperare che il Congresso degli Stati Uniti ascolti Israele, rendendosi conto dell’inadeguatezza di questo accordo ed evitando di ratificarlo.