L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dato il suo assenso alla possibilità di far sventolare la bandiera palestinese all’esterno degli edifici ONU. La decisione, votata dagli Stati membri Giovedì 10 Settembre, è stata accolta dalla delegazione palestinese come un vero e proprio successo diplomatico sulla strada per ottenere uno Stato indipendente. La risoluzione è stata approvata con 119 voti favorevoli, 8 contrari, tra cui Israele e gli Stati Uniti, e 45 astenuti.
Il testo non riguardava solo la bandiera palestinese ma anche quella dello Stato del Vaticano in quanto entrambi hanno lo status di Osservatori non essendo considerati dei veri e propri membri delle Nazioni Unite. Da questo momento tutti gli Stati Osservatori avranno il diritto di far sventolare la loro bandiera insieme a quelle degli Stati membri. Secondo il Jerusalem Post però la Santa Sede non ha voluto sponsorizzare l’iniziativa ed ha richiesto la cancellazione del suo nome dal testo finale.
Nei prossimi 20 giorni le Nazioni Unite dovranno implementare la decisione, giusto in tempo per la visita del Presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Mahmoud Abbas prevista per il 30 Settembre. La delegazione palestinese ha profuso notevoli sforzi nell’iniziativa ed è riuscita nonostante l’opposizione degli Stati Uniti che si sono dichiarati contrari definendola una forzatura. Fra le nazioni europee Francia, Italia, Irlanda, Slovenia, Belgio, Lussemburgo e Svezia hanno votato a favore della richiesta dei palestinesi mentre Germania, Cipro, Austria, Finlandia e Olanda hanno preferito astenersi. Per l’ambasciatore francese alle Nazioni Unite Francois Delattre “la bandiera è un simbolo potentissimo, un barlume di speranza per i palestinesi nonostante la rottura nei negoziati di pace.”
Ron Prosor, ambasciatore di Israele alle Nazioni Unite ha voluto commentare in modo ironico la vicenda sostenendo che i palestinesi riuscirebbero a far approvare una risoluzione sostenente che il mondo è piatto. Inoltre il diplomatico israeliano ha aggiunto che le Nazioni Unite dovrebbero far sventolare anche una bandiera bianca in segno di resa e abbandono dei principi fondatori dell’organizzazione.
“Nei miei quattro anni di servizio ho visto ipocrisia, doppiezza e l’adozione di tre diversi standard: uno per le democrazie, uno per le dittature e uno per Israele. Pensavo di aver visto tutto ma devo ammetterlo, questa volta i palestinesi sono riusciti a portare il loro cinismo ad un livello superiore. L’obiettivo di questa risoluzione è puramente mediatico, i palestinesi vogliono riunire i grandi della terra e mostrarli alle telecamere mentre Abbas innalza la bandiera. Stanno cercando di sfruttare il prestigio delle Nazioni Unite come sfondo per la loro pantomima. Nessun voto può trasformare un vuoto gesto simbolico in uno Stato indipendente. La comunità internazionale dovrebbe chiarire ai palestinesi che l’unico modo per raggiungere l’indipendenza è attraverso negoziati diretti. Finché i palestinesi potranno continuare a pensare di poter raggiungere i loro obiettivi senza fare nessuna concessione non prenderanno mai quelle difficili decisioni che la pace necessita. Se i palestinesi presentassero una risoluzione che dichiara il mondo piatto gli Stati dell’Unione Europea si accorderebbero per astenersi, alcuni arriverebbero persino a considerarla come una questione di principi e direbbero che si, il mondo è piatto se i palestinesi vogliono vederlo così.”