Neanche il tempo di ricucire i rapporti con la Comunità Ebraica di Roma, che Virginia Raggi si trova a gestire l’antisionismo e l’antisemitismo di parte della sua base. La sindaca, con la presenza all’inaugurazione della Giornata Europea della Cultura Ebraica, con la promessa di rifare i viaggi ad Auschwitz per gli studenti e con la conferma dell’impegno per il Museo della Shoah, aveva ripreso un dialogo con gli ebrei romani e poco dopo è scoppiato il caos sulla sua pagina Facebook, dove molti utenti hanno criticato aspramente un post in cui si affermava la memoria che contraddistingue l’amministrazione capitolina e gli impegni presi con la CER.
Commenti tutt’altro che teneri. Si va da «Virginia Raggi ok, ma della cultura ebraica fanculo» a «Occupiamoci di cose utili Signora Raggi, di questo non ce ne frega niente», passando per «Non dimentichiamo anche gli altri genocidi però, Virginia! La memoria non dev’essere selettiva. Guarda caso si parla sempre e solo dello sterminio del popolo ebraico durante la seconda guerra mondiale. Guarda caso…» a «Questa è la prima vera mossa sbagliata della Raggi: andare da coloro che sono il peggio nel panorama mondiale».
E questi sono stati quelli più soft. Alcuni hanno sparato a zero contro Israele e gli ebrei. Si va da
«Allora ci vorrebbe un museo anche per la giornata della memoria delle vittime degli ebrei… Comunque forza Virginia, credo che ai romani interessano altre cose più urgenti», «Finché non si mette fine al genocidio palestinese le istituzioni italiane devono prendere le dovute distanze dalla cultura ebraica» a «Con la storia degli ebrei che oggi sono quelli che massacrano i palestinesi perdi solo consensi. Avresti fatto meglio a non mettere questo post».
Accuse che non hanno lasciato indifferente la Comunità ebraica, che per bocca del suo vice presidente Ruben Della Rocca, ha fatto sapere:
I commenti ferocemente antisemiti ed antisionisti apparsi sulla pagina ufficiale della Sindaca Raggi a margine di un suo post dove raccontava perfettamente lo svolgersi dell’evento dedicato alla Giornata Europea della Cultura Ebraica gettano un’ombra oscura e maligna su una mattinata piacevole e dettata dalla voglia di costruire assieme per la nostra amata città. Evidentemente il cancro dell’antisemitismo produce metastasi difficili da controllare e debellare ed è alimentato da menti rozze ed ignoranti dalle quali speriamo che la Sindaca voglia prendere le distanze a chiare lettere e senza indugi.
In un secondo momento è arrivata la risposta della prima cittadina della Capitale:
Ho letto alcuni commenti, pochi per fortuna, che sono lontani dallo spirito della giornata di oggi, da quello del M5S e dei cittadini romani. La cultura aiuta a superare pregiudizi e divisioni che non possono appartenerci. Roma è di tutti: è una moderna metropoli cosmopolita all’interno della quale le barriere ideologiche non hanno e non avranno mai spazio.