Il mensile di informazione della comunità ebraica di Berlino, Judisches Berlin, sarà consegnato ai lettori in involucri bianchi per nascondere i contenuti. La decisione è stata presa in seguito ai recenti attacchi antisemiti in Europa e mira a proteggere l’identità ebraica di chi riceve il giornale.
Nella prefazione dell’ultima uscita il Presidente della Comunità Ebraica di Berlino, Gideon Joffe, scrive:”Per le strade di Berlino gli ebrei vengono picchiati esclusivamente per la loro appartenenza religiosa. Non siamo ancora al punto in cui vengono commessi omicidi ma alcune misure di sicurezza sono necessarie per la nostra protezione.”
Sebbene la Germania sia da sempre in prima linea per la lotta all’antisemitismo, l’ultima ondata di attacchi contro gli ebrei ha investito anche lo Stato tedesco. Recentemente un israeliano di 26 anni è stato aggredito da alcuni giovani musulmani durante la notte di capodanno. Subito dopo l’attentato di Copenaghen Angela Merkel ha ribadito l’importanza degli ebrei per la Germania chiedendo loro di rimanere nonostante l’ostilità dilagante. La realtà però è ben diversa da quello che la Merkel chiede: la decisione di nascondere i contenuti di Judisches Berlin avviene dopo una serie di report sulla vita ebraica a Berlino in cui si segnala che la maggior parte degli appartenenti alla comunità ebraica ha smesso di indossare la kippah, tradizionale copricapo religioso, mentre è in giro per le strade della città e l’immigrazione verso Israele è in crescita del 20% annuo.
La storia insegna che ogni volta che gli ebrei sono costretti a nascondere la propria identità qualcosa di brutto sta per accadere, non solo a loro ma a tutta la nazione in generale. Vivere sempre guardati a vista dalla polizia o con i militari armati sulle porte di scuole e sinagoghe non è più tollerabile, l’Europa che fa della libertà religiosa uno dei pilastri fondamentali della sua società deve fare di più per far sentire sicuri i cittadini ebrei. Altrimenti l’emigrazione in Israele diverrà una necessità e il Vecchio Continente perderà una delle componenti che da secoli contribuisce alla formazione di quell’insieme di valori che oggi chiamiamo democrazia.