Gaza, ucciso terrorista della Jihad islamica che faceva parte di Medici Senza Frontiere

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Gaza, ucciso terrorista della Jihad islamica che faceva parte di Medici Senza Frontiere

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Israele ha ucciso Fadi al-Wadiya, un terrorista della Jihad islamica esperto nella progettazione di missili, che da anni vengono lanciati in maniera continuativa e indiscriminata contro i civili dello Stato ebraico.

L’esercito israeliano ha colpito il terrorista mentre era in sella alla sua bici, confermando che il 33enne era molto qualificato anche nel campo dell’elettronica e della chimica.

Gerusalemme ha fornito le foto in cui Fadi al-Wadiya era ritratto in “alta uniforme”, dimostrando il suo coinvolgimento con il terrorismo arabo-palestinese.

Questo, però, non è bastato per placare polemiche sterili e inutili.

Fadi al-Wadiya faceva anche parte del personale di Medici Senza Frontiere, che non ha utilizzato mezzi termini per attaccare Israele.

Il direttore dell’organizzazione, Caroline Seguin, ha così commentato l’operazione dell’IDF:

“Uccidere un operatore sanitario mentre si dava da fare per fornire medicinali vitali ai feriti vittime di un massacro senza fine è cinico e disgustoso”.

IDF che replicato subito, rispedendo al mittente ogni accusa:

“Controllate sempre per vedere chi state assumendo. Il vostro collega è stato un importante terrorista. Ha portato avanti il sistema missilistico dell’organizzazione terroristica ed era noto anche per mettere in pericolo la vita dei civili”.

L’episodio conferma l’infiltrazione terroristica araba-palestinese della Striscia di Gaza all’interno di organizzazioni, che dovrebbe essere superpartes.

Già nel marzo scorso, infatti, Israele aveva divulgato due conversazioni telefoniche, registrate durante i massacri del 7 ottobre, che avevano messo in luce l’opacità dell’UNRWA.

In quell’occasione, lo Stato ebraico aveva fatto sentire al mondo due voci, una appartenente a Yusef al-Hawajara, insegnante dell’UNRWA ai Deir el-Balah, l’altra a Mamduh Alkali, “un terrorista della Jihad islamica” maestro in una scuola elementare: “Sono dentro, con gli ebrei. Abbiamo donne ostaggi, ne ho catturata una”.

Difficile da dimenticare, il caso di Abdullah Jamal, un giornalista di Al Jazeera che teneva prigionieri tre dei quattro israeliani liberati all’inizio di giugno.

UNRWA, Medici Senza Frontiere e Al Jazeera (anche altri?), quando si capirà che enti, organizzazioni e quant’altro operi a Gaza, è spesso legato a doppio filo con Hamas e Jihad Islamica?

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